iPhone e virus, facciamo chiarezza

By in Software on Novembre 26, 2009

kaspersky_iphone

I nuovi virus apparsi per iPhone scatenano la discussione su cosa sia meglio fare per proteggere il nostro melafonino. Mentre i produttori di antivirus si affacciano a questo nuovo mondo con qualche comprensibile incertezza, Apple sembra ancora dover decidere come pronunciarsi ufficialmente sul problema. Ma quanti sono i virus per il melafonino, e quando è utile intervenire con un ausilio software?

Negli ultimi giorni abbiamo assistito al crescente dibattito riguardo ai nuovi virus che sfruttando il jailbreak, possibile su dispositivi iphone, permettono azioni non consentite (e spesso potenzialmente dannose).

Questa nota dolente ha però bisogno di una giusta premessa: Apple, rilasciando il suo IphoneOS (come versione “semplificata” di MacOSX) può dire, anche ora a posteriori, di averci già pensato in fase di progettazione all’eventualità di possibili worms, che avrebbero però avuto vita breve a causa dell’impossibilità di sfruttare la root del sistema operativo (l’utente di sistema con i massimi privilegi). Scegliendo di eseguire jailbreak sul proprio smartphone però, si riesce ad utilizzare questo utente (e quindi tutte le parti di sistema, anche quelle protette), ed è facile pensare alle implicazioni, con un sistema non più protetto (e magari con la password di root rimasta quella di default).

theregister pone però il punto su un’anomalia (se cosi si può chiamare) che questi fatti hanno messo in luce: alcuni produttori di antivirus (fra cui: Sophos, Intego, F-secure, alcune provenienti dal mondo Symbian) avrebbero interesse  a creare applicazioni specifiche anti-maleware per iphone, ma le restrizioni restano comunque da non sottovalutare:

  • Nessun software di terze parti può girare in background (cioè o “vediamo” l’applicazione oppure essa non viene eseguita)
  • L’approvazione da parte di Apple (assolutamente necessaria) ha bisogno di alcuni punti fondamentali, uno su tutti quello di non consumare troppe risorse perché il processore ha comunque una potenza limitata

Viste le premesse si raggiunge appunto il paradosso che per poter eseguire un antivirus (un programma cioè che monitori in tempo reale il sistema alla ricerca di software potenzialmente malevolo) è necessario avere un’applicazione non autorizzata, che giri in background, in un sistema jailbreak.

A riguardo Apple non si è ancora espressa e non è detto che risponda considerandolo un problema perché, fino a prova contraria e con questi unici due virus che sfruttano jailbreak, l’iPhoneOS rimane un sistema sicuro, ben protetto da attacchi esterni.

Nel frattempo potete installare alcuni applicativi che vi aiuteranno a tenere il vostro iPhone lontano dai guai (ma che, ricordiamo, non sono propriamente degli antivirus): un addon (SmartSurf) per il browser prodotto da trend micro e una dashboard (SIO To Go) prodotta da cisco sulle nuove minacce per iphone, entrambe disponibili gratuitamente sul market.

[fonte: theregister.co.uk]