Una delle cose di cui hanno parlato in pochissimi riaguardo ai device motorizzati Android, è il limite di installare applicazioni sulla sola memoria interna (da pochi MB) e non sulla micro Sd card esterna. Il dato è ovviamente un grosso limite dei device – con il nuovo Droid di Motorola capofila-  immessi sul mercato con l’appellativo di anti-iPhone. Giusto per la cronaca, il dispositivo mobile di Apple permette di installare applicazioni sulla sua memoria, da 8 a 64GB di capacità a seconda che si parli di iPhone o iPod Touch.

La memoria riservata alle applicazione di Droid, invece, è solo di 512 MB. Ed il vero problema è che, difficilmente, gli sviluppatori del sistema operativo basato su Google riusciranno a rimediare al gap. Google,infatti, non supporta l’installazione di applicazioni sulla scheda SD.

Quantificando, un’applicazione di gioco con buona grafica pesa circa 200-250 MB. In altre parole, un solo gioco ben fatto riempirebbe completamente la memoria di Droid. Si capisce al volo che il difetto è di grosse proporzioni se confrontato alle possibilità di storage offerte da iPhone. A miglioramento, in piccola parte, della situazione va precisato che sulla memoria interna di Droid viene salvata la sola parte eseguibile dell’applicazione. Tutto il resto del contenuto, quello di maggior peso, finisce sull’Sd esterna.

Sembra che Google stia lavorando assiduamente sul problema, ma per ora non ci sono risultati significativi. Fatta eccezione per qualche utente che è riuscito con un hack a memorizzare le applicazioni sulla memoria esterna di Droid. (Riccardo Delfanti)

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