Gli standard americani in tema di apparecchiature elettroniche e sicurezza sono decisamente più bassi rispetto a quelli europei. E questa consapevolezza fa sorgere un dubbio? Se il wi-fi di iPad non rientrasse nelle norme sulla sicurezza del Vecchio Continente? La questione è già emersa in Israele qualche giorno fa, Paese che ha le stesse regole sulle apparecchiature elettroniche degli Stati dell’Unione Europea.

Proprio in Israele, sembrano aver trovato il bandolo della matassa e risolto il problema nelle ultime ore, aprendo la strada alle importazioni. Fino a poche ore fa, non si poteva detenere un iPad in tutto il territorio israeliano, anche solo temporaneamente. Quindi, neanche un turista poteva permettersi di portare con sè un tablet di Apple. Tanto che, nei giorni scorsi, sono stati sequestrati 10 iPad ad altrettanti turisti in alcuni aeroporti d’Israele.

Questa misure cautelative, secondo il ministro delle comunicazioni, sono state adottate per gli standard di sicurezza americani, specie sul wi-fi,  più bassi di quelli israeliani ed europei.

Da sabato scorso, invece, iPad in Israele non è più bandito. Moshe Kakhlon, ministro competente, ha detto che sono stati svolti i necessari test sui tablet di Apple:  verranno commercializzati in Israele e non esistono problemi per l’eccessiva potenza del segnale wi-fi. Il distributore di prodotti Apple in Israele, iDigital (di proprietà del figlio di Shimon Perez) ha così via libera all’importazione di iPad, senza più temere l’importazione parellela dei tablet.

La vicenda pone l’interrogativo sulla sicurezza del wi-fi del dispositivo. Visto che il wi-fi usato in America sui tablet non è compatibile con le leggi europee, serve una modifica prima della commercializzazione. Sperando non porti con sè nuovi ritardi nelle consegne, previste per fine maggio.