Tutti gli smartphone diventeranno compatibili iPhone?

By in Software on Novembre 25, 2009

iphone_connect

Potrebbe partire dall’iPhone lo sviluppo di una “interface stack” che permetterebbe l’uso di driver e accessori indipendentemente dal sistema operativo adottato dallo smartphone. Si tratta di un sogno accarezzato da tutti gli sviluppatori, che potrebbe diventare realtà.

Negli ultimi mesi c’è stato un aumento d’interesse riguardo allo sviluppo di un nuovo stack compatibile e condiviso da tutti i device e da tutti i sistemi operativi. La questione è molto importante poiché, ad oggi, uno dei costi maggiori in termini di tempo e denaro per chi sviluppa applicazioni per smartphone riguarda la creazione di driver compatibili specifici, che porta alcuni produttori a limitare il numero di sistemi operativi verso cui orientare la propria attività.
La tendenza è evidente anche in gruppi come l’uefi nato ufficialmente per creare un layer indipendente fra il bios e il sistema operativo, oppure nell’annunciato vodafone360 che promette di semplificare lo sviluppo di nuove applicazione grazie all’utilizzo di un unico framework.
La prima implementazione di un possibile futuro standard viene dal mondo GNU/Linux che a volte ci riserva delle soluzioni interessanti. Grazie all’utilizzo delle nuove caratteristiche di IphoneOS3 ed in particolar modo dell’introduzione di SQLite come Library Manager oreData.framework, sarebbe cosi possibile abbandonare i vecchi sviluppi per creare una serie di livelli che possano interagire con tutti i “servizi” esposti dal nostro Apple Phone.

iphonelinux-stack

Come è possibile vedere dall’immagine, la pila utilizzata permetterebbe di gestire a pieno la sincronizzazione (attualmente) con Linux essendo necessario solo estenderne il supporto per l’utilizzo del protocollo di casa Apple.

Nell’immagine si vedono gli “strati” che vanno dal nucleo centrale del sistema operativo (il kernel) fino alle applicazioni e ai driver degli accessori. Il pezzo forte sta in libiphone, il livello che gestisce il protocollo specifico “parlato” dai device Apple. Raggiunto questo livello tutti i software di cui avremo bisogno (che sia itunes o Amarok) beneficeranno di tutti i servizi offerti dal device collegato. L’idea alla base è quindi quella di utilizzare il software esistente, estendendolo, per farlo comunicare  con i prodotti di presentazione e gestione che già conosciamo.
Come è possibile vedere dalle pagine dell’ottimo marcansoft, uno degli sviluppatori attivi nella sfera dell’hacking ed uno dei primi promotori dello sviluppo di un protocollo comune di gestione, un buona parte del codice è già pronta ed è già stata inclusa per essere distribuita a tutti quelli che volessero testarlo.

Naturalmente la strada è ancora lunga e sarà necessario rivedere molti aspetti, che verranno dalle idee e dagli sviluppi dei player del settore. Anche in questo però, Apple, con la scelta di includere SQLite ottimizzandone ai massimi livelli il suo utilizzo, dimostra di essere sempre un passo avanti e di vedere più a lungo nel tempo su quello che sarà il futuro e come fare per sfruttare al meglio le nuove opportunità.