Il 5 gennaio scorso è stato lanciato negli Usa il Nexus One, il primo smartphone marchiato Google. E, come succede per gran parte della cose nuove, anche il Gphone non è esente da problemi. La connessione 3G, per esempio, fatica a connettersi al network. Ma il problema vero è un altro: non c’è un servizio telefonico di assistenza dedicato ai consumatori. Come succede per le vendite, affidate da Google ad una sua pagina on-line, anche il servizio clienti è tutto sul web. In teoria, basterebbe mandare una mail o entrare nel forum di discussione apposito per risolvere il problema. In pratica, è tutt’altro.

Proprio sul forum del Nexus One, ci sono parecchi messaggi di clienti che vorrebbero una concreta assistenza telefonica, lamentando l’inefficacia del portale on-line creato da Google per risolvere problemi ed eventuali magagne del suo Google Phone. Se le vendite on line girano a meraviglia – sia che si decida di comprare il Gphone con contratto telefonico di due anni (al costo iniziale di 179 dollari) o libero (529 dollari) –  succede diversamente per chi ha problemi tecnici sul suo dispositivo. Non si riesce a quantificare il numero di utenti che, in una sola settimana, hanno accusato malfunzionamenti del loro smartphone nuovo di zecca, ma di certo non sono pochi. E’ a questo punto che si leva verso un Google la richiesta di istituire una linea di assistenza dedicata al problem solving dei malfunzionamenti del suo dispositivo. Tra le critiche lasciate, una è particolarmente significativa. Parla di Google come una società abituata a dominare il mercato, a tal punto da non rendersi conto di essere finita tra gli squali. Secondo il post lasciato dalla cliente scontenta, Apple con iPhone 3Gs ed il prossimo 4G si papperà Google in un boccone.

Se questo è un primo problema, un altro è apparso particolarmente rognoso per i primi utenti del Nexus One: la connesione 3G, spesso e volentieri assente. Non si è fatta attendere un prima risposta di Google, in cui è stato spiegato che il metodo di vendita ed assistenza del suo smartphone non è mai stato provato e che la società si starebbe dando da fare per una rete di supporto attraverso diversi canali. Nel frattempo, anche HTC si è fatta viva, ammettendo che i problemi di connessione 3G esistono realmente su molti devices già in commercio

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