Restrizioni e sicurezza di Android ed iPhone

By in Device, hardware, Software on Novembre 12, 2009

Droid_iPhone_1Nelle righe seguenti analizziamo piuttosto in profondità capitoli su restrizioni e sicurezza in iPhone e sugli smartphone basati su sistema operativo Android di Google. Non vogliamo elevare la nostra analisi a verdetto insandicabile: vedetela, piuttosto, come un mezzo per chiarire le idee in materia.
I due fornitori di piattaforme in questione hanno cercato di creare interfacce e modalità di funzionamento gradite ai consumatori. Da un lato, gli utenti vogliono un telefono cellulare che funzioni in modo affidabile e che faccia tutto quello che si potrebbe desiderare senza restrizioni o limitazioni da parte del venditore. Allo stesso tempo, pero, gli utenti vogliono una piattaforma progressiva, capace di offrire  loro nuove funzioni man mano che diventano disponibili. Il tutto, con la massima protezione contro mine vaganti per la sicurezza, come virus in grado di cancellare i propri dati, worms che usano il telefono a proprio piacimento ed altre “malattie” che il device può contrarre in rete.

Il problema è che l’aggiunta di nuove caratteristiche funzionali può tradursi in rallentamento delle prestazioni o nella creazione involontaria di bug. In quest’ultimo caso, vengono anche attivate le misure di sicurezza dei device, con conseguenti limitazioni e disagi per l’utente. Nel caso di iPhone, il bilanciamento tra tutti questi fattori è buono. E, prendendo in esame il più moderno smartphone basato su Android 2.0, Motorola Droid, si può affermare la stessa cosa.

Quanto ai modelli di business, la concezione è diametralmente opposta tra tra Apple e Android.

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La Mela ed il suo iPhone.

La piattaforma iPhone ha un modello di business molto semplice: tutto è eseguito sotto la direzione stretta della società per fornire la miglior offerta possibile, auspicando di vendere iPhone al pubblico. E, quanto si è visto sul mercato in due anni sta dando ragione all’idea di business applicata da Apple.

iphone3g222Il software di iPhone è praticamente saldato nella progettazione ad iTunes, necessario per configurazione del device, aggiornamenti software, backup, sincronizzazione, gestione delle applicazioni e per i servizi opzionali Apple di sincronizzazione con MobileMe. In ultimo, nel caso non si compri un carica batteria da muro, iTunes sul proprio computer serve anche per caricare le celle a ioni di litio di iPhone.

Apple sostiene, inoltre, un rigido controllo dei punti vendita iPhone, gestendo quasi tutti i problemi di supporto ed assistenza tecnica.  La patata bollente della risoluzione dei problemi degli utenti, non sarà mai trattata da qualcun altro che non sia Apple stesso. La politica è: se c’è un problema con l’iPhone, la colpa è esattamente di Apple.

Quanto alla applicazioni, non è possibile installarle se Apple non le ha prima visionate, sperimentate, scelte ed approvate nell’App Store. Se  Apple pensa che un’app sia di scarsa qualità, incompatibile con i suoi obiettivi di progettazione o dannosa per la piattaforma, non viene approvata.

Modello di business di Android

Il modello di business di Google è più complessa, per molti versi. La società non guadagna dalla vendita di hardware del telefono cellulare o dando in licenza il software base di Android (che è gratuito e open source). Google fa soldi, in primo luogo, vendendo pubblicità attraverso il suo proprio Google-branded, capace di raccogliere applicazioni in bundle (che non sono libere e non open source). motorola-droid

Il software Android,quindi, deve essere integrato in applicazioni hardware di terze parti. Sta poi agli stessi produttori hardware aggiungere funzionalità Android di base non supporta (come, per esempio, i gesti multitouch sullo schermo).

A differenza del iPhone e iTunes, i telefoni Android non sono integrati con un software centrale sul proprio computer. In questo modo, qualsiasi sia il device scelto, c’è la più completa libertà di agire. In altre parole, l’installazione degli aggiornamenti, il backup, i Media Sync, i software per i servizi di gestione e la sincronizzazione dati possono avvenire in modi diversi e su diversi prodotti. (Riccardo Delfanti)