Se avete un iPhone jailbrekkato che è stato riportato in condizioni originali dall’aggiornamento del firmware  OS 3.1.2 update,  blackrain e blacksn0w potrebbero venire in vostro aiuto. Ma i due sistemi di jailbreak che sono comparsi da pochi giorni in rete, potrebbero essere gli ultimi di una serie iniziata con il lancio di iPhone 2G, nel 2007. Apple sta introducendo misure di sicurezza sempre più serrate. Sembra ormai ufficiale, infatti, che la Mela abbia creato un team di esperti che si dedicheranno esclusivamente alla sicurezza dei devices. In altre parole, la compagnia di Cupertino farà tutto quanto è in suo potere per evitare che i sistemi di iPhone ed iPod Touch vengano manomessi e sbloccati dal loro stato originale.  Il nuovo team di sviluppatori della sicurezza dovrà garantire l’avvio sicuro di iPhone e la stabilità del suo sistema operativo dopo gli aggiornamenti.

Alcuni buchi nell’Os sono la porta d’ingresso per i creatori dei programmi jailbreak. Apple, quindi, sta cercando di chiudere questi bug con tutte le risorse a disposizione. Già con il rilascio dell’ultimo software OS 3.1.2, alcuni team specializzati nel jailbreak, come i ragazzi del Dev, hanno incontrato sempre più difficoltà nello sbloccaggio del sistema operativo su cui gira iPhone. Ora che Apple ha dichiarato guerra totale contro le modifiche non originali del software, il compito dei creatori di jailbreak diventerà davvero difficile.

Rimanendo in tema sbloccaggio software, è singolare l’episodio accaduto ieri ad un utente americano. Dopo aver provato a sbloccare il suo iPhone 3GS  in rete con un programma non specificato, è apparsa un’icona sul touch screen, con una scritta: “Se non paghi cinque dollari, il tuo iPhone non tornerà a funzionare”.

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