Sviluppare le app per iPhone? Nasa ed EFF ne svelano il contratto
Electronic Frontier Foundation (EFF), grazie alla Nasa, ha reso pubblico sul web il contratto che Apple fa sottoscrivere per diventare uno sviluppatore delle applicazioni per iPhone, definito da Cupertino “iPhone Developer Program License Agreement”. Grazie all’agenzia spaziale e ad una legge americana che impone agli enti pubblici una indiscutibili trasparenza dei movimenti e degli atti, i contratti sono finiti sul web, violando l’accordo di riservatezza che impone Apple.
Chiunque decida di diventare uno sviluppatore di software per iPhone deve firmare un contratto che Apple mantiene segreto. Ma EFF ha trovato il modo di aggirare l’accordo di riservatezza in virtù di una legge più importante – la Fredoom of information act – che impone agli enti pubblici americano la divulgazione dei propri documenti interni che non compromettano la sicurezza nazionale. La Nasa, nelle settimane scorse, ha creato un’applicazione a suo nome e, quindi, EFF ha pubblicato il contratto sottoscritto con Apple per pubblicare l’app.
Per la verità, nel contratto non si leggono particolari scottanti che non siano alla luce di chi voglia fare lo sviluppatore di app per iPhone. Oltre all’obbligo di riservatezza, Apple impone la distribuzione delle app solo attraverso iTunes Store (vietando di ricorrere a Cydia) e si riserva la facoltà di rigettare qualsiasi applicazione a piacimento. L’atto di forza da parte di EFF è più una presa di posizione nei confronti di alcune politiche troppo chiuse da parte di Apple.
Ovviamente, anche i particolari del contratto non vanno giù ad EFF: nel post che accompagna il contratto, li critica duramente.
Link: 9to5mac.com