MacBook Air che funzionano con Windows Xp e, prossimamente, iPad con sistema operativo Android. La Cina sforna anche queste “perle” – detto ironicamente- dal costo bassissimo e dalla dubbia qualità. I finti MacBook in plastica sono in produzione da circa un anno: ne sono stati venduti più di 5.000.

A fare da catarifrangente per il pubblico, il prezzo: con 280 dollari l’uno, questi tarocchi made in China dei MacBook Air costano davvero poco. Non abbiamo potuto testarne il funzionamento di persona, ma le premesse costruttive non sono incoraggianti.

La scocca unibody in metallo, infatti, lascia il posto ad un bell’involucro di plastica bianca (che richiama il MacBook). Sopra la tastiera, invece, campeggia la scritta MacBook Air. Ma la sorpresa maggiore arriva al momento dell’accensione: si scopre, infatti, che il sistema operativo non è un Mac Os, ma un Windows. Per di più, trattandosi di Xp, non si parla neanche della versione più moderna ed aggiornata dei sistemi operativi di Microsoft. L’azienda che produce questi “meravigliosi giocattoli” – anche qui lo sfondo della definizione è umoristico – è la Teso, società che sorge a Shenzen (polo industriale dove si trovano molti produttori seri di componenti hardware e software accanto ad azienda che taroccano i prodotti originali).

Ma il peggio deve ancora arrivare. Con il vicino arrivo della clonatura mal riuscita di iPad, infatti, si scopre un dispositivo con sistema operativo Android, processore Arm e schermo da 10 pollici. Costa, udite udite, 130 dollari. Si chiude questa panoramica di copiature grottesche con l’iPhone-tablet. In pratica, si tratta di una reintrepretazione del melafonino, diventato grosso quattro volte il 3GS e pesante un chilo. Anche in questo caso, il sistema operativo è Android.

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