Un recente rapporto condotto ed illustrato da AdMob rivela che Apple iPhone supera la quota del 50% relativa al traffico web degli Stati Uniti in ottobre. Lo seguono i dispositivi basati su piattaforma Android, superando il 20%. Questi due device, da soli, arrivano a coprire i 3/4 del traffico web in Usa. E il dato si riflette anche a livello mondiale.
Agcom, autorità per la garanzia delle comunicazioni, indagherà nei prossimi 120 giorni sui gestori telefonici che operano in Italia ed i servizi offerti per gli utenti che hanno stipulato un contratto per iPhone. In particolare, riportando le parole del comunicato stampa diffuso dall’agenzia statale, si vogliono approfondire i profili “tecnici, economici e giuridici legati alla fornitura delle prestazioni e valutare se le strategie messe in atto dall’operatore telefonico sono compatibili con il quadro regolamentare vigente”. Sembra che nell’occhio dell’approfondimento ci sia Vodafone.
Leggendo alcuni post nei forum dedicati ad iPhone ed iPod Touch, emerge la necessità da parte di molti utenti di navigare in wi-fi senza una connessione wi-fi. Il gioco di parole sembra un parodosso: in realtà non è tutt’altro. E’ possibile, infatti, navigare su internet in wi-fi attraverso il proprio device Apple inoltrando il segnale da Pc o Mac, senza bisogno di una connessione wireless in casa o in ufficio.
Le tariffe di roaming internazionale offerte dai gestori telefonici per iPhone sono diverse e più o meno convenienti. Ma è più difficile incontrare agevolazioni e tenere sotto controllo il traffico dati. Perchè, anche quando si è in viaggio all’estero, iPhone con le sue applicazioni continua a scaricare dati e numeri. E spesso ci si può non accorgere di quello che sta avvenendo. A tutto svantaggio della bolletta telefonica una volta rientrati in patria.