Il porno non si abbina ad iPhone ed Apple, come dimostra il recente giro di vite sulle applicazioni spinte, tolte dall’App Store. “Se volete porno, comprate Android”, ha detto Steve Jobs rispondendo ad una mail di un utente che chiedava informazioni sulla app a luci rosse. Ecco i motivi che hanno spinto Jobs a parlare in questo modo.
La nuova Creative Suite 5 di Adobe, presentata ieri, porta con se la possibilità di creare applicazioni per iPhone partendo da Flash, per poi convertirle in un formato adatta allo smartphone di Cupertino. Apple, però, con il rilascio del nuovo sistema operativo OS 4.0 ha ristretto i limiti di accesso al suo App Store, vietando l’ingresso a tutti i software non prodotti esclusivamente con il suo sdk. Monta, così, la polemica tra Adobe ed Apple, ancora di più che nel recente passato.
L’App Store fa la sua comparsa in Facebook. Dalle pagine del social network, infatti, si potranno scaricare i widget dell’Apple App Store. Da lì, potrete direttamente navigare e sfogliare le migliaia di applicazioni dedicate ad iPhone ed iPod Touch. E, quando compariranno – presumibilmente il 3 aprile per lo Store Apple degli Usa – lo stesso si potrà fare anche con le applicazioni destinate ad iPad.
La notizia è sicuramente positiva per le tasche degli utenti che useranno iPad come erader. All’interno dell’iBook Store, la sezione di iTunes dove scaricare libri in formato epub per iPad, ci saranno 30.000 titoli disponibili gratuitamente. Questo è possibile grazie all’accordo stipulato da Apple e Progetto Gutenberg.