Nonostante sia ancora il primo produttore al mondo di telefoni – con un + 16% nel primo trimestre 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 – Nokia ha perso importanti quote di mercato parlando di smartphone. La continua crescita di iPhone e di devices con Android ha messo in seria discussione la futura leadership dell’azienda finlandese in questo particolare segmento della telefonia. La domanda, ora, è questa: cosa farà Nokia di fronte all’arrivo di iPhone 4G, a giugno, e davanti alla carica di tutti gli smartphone con sistema operativo Android di Google?
Appena iniziate le consegne negli Usa di iPad, iFixit lo ha già smontato. La cosa più interessante che emerge è il processore GPS: si tratta di un Broadcom, capace di garantire prestazioni migliori del processore GPS di iPhone. All’interno di iPad 3G spiccano anche cinque antenne, con due destinate al segnale della rete cellulare.
Microsoft Courier, il tablet di Redmond che avrebbe dovuto far concorrenza ad iPad con novità di prim’ordine, è stato cancellato dai piani produttivi. In altre parole, Microsoft non lancerà sul mercato, almeno per il 2010, un tablet capace di competere con iPad. Lo stesso, probabilmente, accade in HP: Slate, altro tablet che avrebbe dovuto mettere i bastoni nelle ruote di Apple, non è ancora in grado di girare bene con il sistema operativo Windows 7. Anche in questo caso, dunque, il progetto che doveva essere alla battute finali prima del lancio, verrà posticipato di parecchi mesi.
Dalle foto del prototipo ritrovato giorni fa a Redwood City, emerge chiaro un particolare: manca la porta micro usb. La presa per caricare la batteria di iPhone 4G e sincronizzare i dati sembra identica a quella degli iPhone attuali. Fatto che va contro le normative europee: entro il 2010, i produttori di telefonia dovrebbero adottare uno standard comune per i caricabatterie di tutti i telefoni. Questo standard è, appunto, il micro usb.
Emerge l’identità del ragazzo che ha trovato il prototipo di iPhone 4G, distrattamente perso in un pub di Redwood City da un ingegnere Apple. Si chiama Bill Hogan, studente ventunenne che abita nella stessa città californiana. A scovarlo ci hanno pensato i ragazzi di Wired, dopo una ricerca attraverso i social network. Sentendo l’avvocato del giovane, poi, sembra che ci sia uno scaricabarile nei confronti di Gizmodo, redazione che ha comprato iPhone 4G ed svelato al mondo.
Steve Jobs non è un personaggio che manda a dire le cose. In una lettera aperta, pubblicata poche ore fa sul sito di Apple, spiega perchè i device della mela iPhone, iPad ed iPod Touch non usano la tecnologia Flash di Adobe. Se ne leggono delle belle, a a partire dalla ragione principe de no: secondo Jobs, Flash sarebbe stato creato nell’era del pc, per i pc, e non va bene sui device di nuova generazione in cui è richiesto basso consumo energetico ed interfacce manovrabili al touch. Punti in cui Flash è deficitario.