La Apple TV ha, ufficialmente, una concorrente diretta: si tratta della TV di Google, la cui pagina ufficiale è stata lanciata poche ore fa da Big G insieme al video che vi mostriamo in apertura. Google Tv è una piattaforma interattiva che unisce navigazione ed interattività della rete alla trasmissione di film e contenuti televisivi.
Sempre più concrete le voci di matrimonio tra Bing, il motore di ricerca di Microsoft, ed Apple con il suo prossimo iPhone 4G. Non solo: Bing, una volta che iPad sarà aggiornato con il sistema operativo OS 4.0 di iPhone (poche settimane dopo il lancio del 4G), diventerebbe automaticamente il motore di ricerca predefinito anche del tablet. E Google?
Più o meno la metà di Apple iPad venduti fino a questo momento negli Usa, sono in mano ad utenti Windows. Analizzando i collegamenti internet dalle case, emerge che nella metà dei casi in cui iPad è usato per navigare c’è almeno un computer marchiato windows in casa. Che iPad sia in grado di far avvicinare ad Apple anche i più assidui sostenitori di Microsoft?
La casella di Google per la ricerca integrata potrebbe non essere più presente nel prossimo iPhone 4G, in uscita in estate. Spulciando nell’OS 4.0, il sistema operativo per il nuovo iPhone di Apple, gli sviluppatori hanno notato l’assenza del bottone per la ricerca by Google dal browser web di iPhone, Safari.
Tra i prodotti più interessanti che Apple starebbe studiando e preparando al lancio, c’è la Apple TV, un televisore con il marchio Apple capace di connettersi in rete ed offrire la navigazione internet simile a quella del pc. Da Cupertino, inoltre, starebbero pianificando piani di abbonamento con le emittenti televisivi per impacchettare un prodotto “all in one”.
Un nuovo browser per iPhone è stato presentato qualche ora fa nell’App Store di Apple. Si tratta di Opera, strumento di navigazione che promette velocità sei volte maggiore rispetto a tutti gli altri browser. La domanda, a questo punto, è una sola: sarà accettato nell’App Store?
Se in Usa il piano traffico dati illimitato, per un costo di 30 dollari al mese, è una già una realtà per iPad di Apple, lo stesso potrebbe non accadere in Europa. Anzi, c’è un forte timore che un piano con traffico dati senza vincoli di GB scaricati non arrivi mai e che gli utenti europei potrebbero sempre trovarsi alla prese con un quantitativo massimo di dati da scaricare. Pena, il pagamento di costosi supplementi all’abbonamento stipulato con il proprio operatore mobile.
Le possibilità di guadagno e diffusione dei prodotti che iPad crea per gli editori sono ampie. Ed ecco che, a poche settimane dal suo arrivo (previsto il 3 aprile negli Stati Uniti con il modello wi-fi), arrivano con certezza i primi siti web ottimizzati per girare sul tablet di Apple.